Giugno 2008 - Giugno 2013 / Anno V

domenica 21 agosto 2011

Il caso Cesare Battisti. In Brasile proposta di legge per evitare il rifiuto di estradizione

La mancata estradizione dal Brasile all'Italia di Cesare Battisti, militante terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo negli Anni 70, condannato all'ergatolo per 4 omicidi, ha fatto scalpore nel nostro Paese, al limite dell'incidente diplomatico, e ha scatenato durissime critiche nei confronti dell'ex presidente brasiliano Lula da Silva, della sua succeditrice Dilma Rousseff e del Supremo Tribunal Federal, la Corte costituzionale brasiliana, che per ultimo ha confermato la volontà del Brasile a non estradare Battisti in Italia per scontare la pena.
Ma le critiche ci sono state anche in Brasile. Non è difficile trovare commenti ad articoli di stampa o di blog in cui gli stessi brasiliani - cittadini comuni o professionisti giuristi - parlano di un "Brasile che non è un Paese serio", di "vergogna" nei confronti dei propri governanti per la scelta fatta.
E qualcosa si è mosso nel Parlamento brasiliano. Il Partito democratico del PMBD per esempio sta lavorando su una proposta di legge che sospende lo status di rifugiato politico nel caso di una richiesta di estradizione (status di cui ha goduto Battisti). Il Partito Socialista pensa ad un referendum in concomitanza con le elezione del 2012 per chiedere ai cittadini di appoggiare la scelta di non concedere asilo politico agli stranieri condannati per crimini comuni nei Paesi d'origine, per non trasformare il Brasile - si commenta - in un rifugio per il crimine internazionale.

Per approfondire:
http://correiodobrasil.com.br/paulo-bauer-propoe-plebiscito-sobre-a-concessao-de-abrigo-a-criminosos-comuns-estrangeiros%C2%A0/284308/

http://www2.camara.gov.br/agencia/noticias/DIREITO-E-JUSTICA/201398-PROJETO-PERMITE-EXTRADICAO-MESMO-SE-O-REU-OBTIVER-A-CONCESSAO-DE-REFUGIO.html

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