Giugno 2008 - Giugno 2013 / Anno V

martedì 13 settembre 2011

La Strage di Ustica, la carta civile

Dopo praticamente 31 anni di vicende processuali penali che non hanno portato a nulla, il caso della Strage aerea di Ustica del 27 Giugno 1980 può in qualche modo riaprirsi grazie ad un nuovo processo civile. Il giudice Paola Proto Pisani, del Tribunale di Palermo, ha infatti condannato lo Stato, nello specifico i ministeri della Difesa e dei Trasporti, ad un risarcimento danni di 100 milioni di euro perché responsabile di non aver garantito la sicurezza del volo civile Bologna-Palermo della compagnia aerea Itavia, ma anche per l'occultamento della verità con depistaggi e distruzione di atti.

E' la seconda condanna di questo genere: la prima (sentenza del 30 maggio 2007, confermata anche in Appello) riguardava un risarcimento di 980 mila euro ai familiari di 4 delle 81 vittime da parte degli stessi dicasteri.
In questo secondo processo, che si è aperto il 9 gennaio 2008, la linea degli avvocati delle parti civili (un ottantina di familiari) si è basata sulla responsabilità' dello Stato, indipendentemente dall'accertamento della causa del disastro aereo, ed è stata così accolta dalla Corte. 

La tesi su cui si basano le decisioni è quella dell'abbattimento con un missile da parte di un aereo militare, come ipotizzato nell'istruttoria del giudice Rosario Priore (durata quasi 9 anni) che mette - tra l'altro - in risalto la pericolosità di quel tratto di cielo proprio perché assiduamente utilizzato in quegli anni dalle diverse Aeronautiche Militari, non solo di Italia e Francia, ma anche dagli aerei britannici e dalle unità della Nato per il controllo dell'area mediterranea e Nord-africana, in particolare della Libia. 

Sulla sentenza di Palermo, lo Stato ha annunciato il ricorso in Appello.
Foto di Luca Ghedini, tratta da Wikipedia, Licenza CC BY-SA 3.0

I fatti
  • Il 27 Giugno 1980 il DC-9 dell'Itavia I-TIGI IH-870 decolla da Bologna alle 20:08 (18:08 UT, Tempo Universale), destinazione Palermo: a bordo ci sono 81 persone, tra passeggeri ed equipaggio.
  • Poco prima delle 21 c'è l'ultima comunicazione radio tra il comandante e la torre di controllo di Roma Ciampino.
  • Alle 20:59 (18:59 UT) si registra l'ultimo segnale del trasponder.
  • Alle 21:04 (19:04 UT) la chiamata della torre di controllo per l'autorizzazione alla discesa non riceve risposta.
  • L'aereo era precipitato, circa 62 miglia a Nord dell'Isola di Ustica.
Per approfondire:
L'Associazione Parenti delle Vittime
Il sito di documentazione giornalistica Stragi80.it
L'articolo del giornalista Fabrizio Colarieti

Nessun commento:

Archivio