Giugno 2008 - Giugno 2013 / Anno V

lunedì 31 ottobre 2011

Astromia 2.0 vuol dire telescopi per tutti

di Finnegan - Si chiama GLORIA, acronimo di GLObal Robotic telescopes Intelligent Array for e-Science, ed è il progetto europeo cui partecipa anche l'INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica per la creazione di una rete internazionale di telescopi utilizzabili gratuitamente, e dal proprio computer, da tutti gli appassionati astronomi ed astrofili del mondo.
Come spiegano all'INAF, verrà utilizzata  "una rete di telescopi robotizzati sparsa per il globo e a una piattaforma software per la raccolta e la valutazione peer-to-peer delle proposte d’osservazione. Esattamente come avviene per chi è astronomo di professione. Uno studente italiano potrà così, per esempio, aggiudicarsi tempo d’osservazione su un telescopio situato in Cile per studiare galassie visibili solo dall’emisfero sud".
"La rete iniziale sarà formata da 17 telescopi, ma chiunque – singoli cittadini od osservatori astronomici –  potrà mettere a disposizione i propri strumenti, anche solo qualche ora per notte, magari quando non sono utilizzati. Proprio come avviene con progetti di calcolo distribuito quali SETI@home (per la ricerca di segnali extraterrestri) o Folding@Home (per lo studio della struttura 3D delle proteine). L’auspicio è dunque quello di arrivare ad avere in rete centinaia, migliaia o anche decine di migliaia di telescopi. Tutti in condivisione".

Chi è interessato ad utilizzare uno dei 17 telescopi della rete potrà quindi richiedere una quota di tempo per l'osservazione: questa verrà assegnata in base alla validità delle proposte, in modo da produrre poi un archivio di materiale valido.

Per l'INAF, sarà in particolare lo IASF - Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Bologna a gestire il progetto. Il 5 Giugno 2012 è previsto il primo appuntamento online per tutti gli interessati che potranno seguire in diretta web il transito di Venere sul Sole; un fenomeno non osservabile naturalmente dall'Italia, ma che sarà accessibile proprio grazie allo streaming di 3 telescopi della rete, posizionati in Norvegia, in Giappone e in Australia.

Per approfondire
Il sito di GLORIA
L'INAF
Lo IASF di Bologna

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